TED BRAUN Scrittore.

La passione per la scrittura creativa nacque all'età di 15 anni. Era il 14 Ottobre 1981, alle ore 12:34. Lo ricordo come uno dei giorni più belli della mia vita. Accadde così, all'improvviso, senza un motivo apparente. Una storia inizia a prendere vita nella tua fantasia. Ti senti estraniato dalla realtà. Poi inizi a prendere appunti, in realtà parole senza senso e frasi sconnesse: l'immaginazione viaggia alla velocità del pensiero, la penna a sfera, che stringi fra le dita, no. Infine, raccogli le idee e tutto sembra prendere forma. O quanto meno, è quello che credi. Ti accorgi che i personaggi sono fondamentali e devono, necessariamente, essere ben definiti, descritti con colori vividi, come sulla tela di un artista. E' importante imprimere il loro carattere e che siano coerenti nel comportamento in accordo con la personalità. Quando ti senti pronto per raccontare il tuo romanzo, realizzi di non disporre di uno stile narrativo e vai in depressione. Inizi a leggere i romanzi di altri scrittori, più o meno affermati, con la speranza di assimilare qualcosa. Ma cosa? Ti appassioni ad alcuni autori seguendo, inconsapevolmente, un genere che ti stimola e ti incuriosisce. In breve tempo ti rendi conto che a quindici anni, non solo non sei in grado di scrivere come un vero scrittore, ma ti manca l'esperienza di vita che solo il tempo ti può dare. La fantasia però è inarrestabile, le storie iniziano ad affollare la memoria, è il caos. Decidi che fare ordine nella mente è vitale, per non uscire di testa. L'unico modo è ricorrere agli appunti. Scrivi trame, bozze, profili di personaggi, aggiungendo nomi, titoli, località geografiche. Condensi un soggetto in modo da poterlo riesaminare in futuro indefinito, nell'attesa di poterlo raccontare una volta in possesso dello stile narrativo adeguato. Gli anni trascorrono veloci, l'esperienza di vita si stratifica e un bel giorno scopri che il momento di iniziare a scrivere è arrivato. Ti senti come una supernova, pronto ad irradiare di luce propria, generando fiumi di parole ad incredibile velocità grazie ad una tastiera. Ti senti galvanizzato, ti sembra di conoscere da tutta una vita i tuoi personaggi e hai la sensazione di vivere le loro emozioni in una realtà virtuale ma parallela. Chi ti vive accanto, suo malgrado, si accorge della tua assenza. Anche se fisicamente sei presente, la tua mente si trova ad anni luce di distanza dalla realtà oggettiva. Sei silenzioso, spesso distratto e non ti accorgi di quello che ti sta accadendo intorno. Questo è il prezzo che deve pagare chi scrive, quando si lascia coinvolgere, fino in fondo, dal proprio romanzo, fino alla fine.

Dove trovarmi